Souvenirs dell'Inghilterra - Appunti di viaggio 1999
Dal 4 al 16 settembre 1999 ho avuto l'occasione di partecipare al viaggio organizzato dalla Chiesa Valdese in collaborazione con la Waldensian Fellowship che ha portato un gruppo di italiani in visita a diverse chiese della United Reformed Church.
Il gruppo, proveniente da diverse parti d'Italia, si è ritrovato all'aeroporto di Stansted a nord est di Londra ed il primo delizioso impatto con l'Inghilterra è stata la bellissima città di Cambridge dove ci è stato offerto un tè al Westminster College, sede della Facoltà di Teologia che prepara i ministri della URC. Siamo stati ricevuti dal rettore e da alcuni docenti tra cui una dottoressa di origine italiana. Il viaggio è poi proseguito verso Sale, nel Cheshire, dove siamo stati accolti dalla locale comunità con la quale abbiamo condiviso il culto con Cena del Signore e abbiamo assistito alla benedizione di un matrimonio e alla presentazione di una bimba con un sobrio rito particolarmente integrato.
Alcuni fratelli e sorelle del posto ci hanno accompagnato nella gita del lunedì al parco nazionale del Lake District, splendida zona verdissima del nord ovest confinante con la Scozia, già un poco montagnosa, con una natura e l'impareggiabile paesaggio particolarmente salvaguardati. Il nostro viaggio ci ha condotto quindi verso Oxford, attraverso il pianeggiante, incantevole Cotswold con la sua particolare architettura, gli sconfinati meadows con i caratteristici passaggi a cancello a protezione delle greggi, molti deliziosi cottages e piccole chiese e cimiteri di campagna quieti ed isolati.
Un giro attraverso Oxford in open bus, per dare almeno una sommaria occhiata ai molti colleges che formano il cuore e la storia antica e moderna della città, una puntatina alla Bodlesian Library, una delle più famose biblioteche del mondo (5 milioni di volumi), sede di accoglienza alle grandi personalità internazionali (capi di stato, monarchi ecc..) una breve intensa visita al Christ Church College con relativa chiesa (la più piccola ma incantevole cattedrale anglicana in Inghilterra) e a conclusione di un giorno perfetto, una serata di canti, balli e musiche popolari presso la sala comunitaria della chiesa locale.
Sulla strada per Sevenoaks ci siamo fermati a Windsor per visitare il paese e l'imponente residenza ufficiale della Regina. Sevenoaks è stata poi la tappa che ci ha consentito di esplorare la bella, antica cittadina di Rochester con la sua architettura normanna (cattedrale e castello) e i tipici negozi che prendono nome da vari personaggi di Charles Dickens che abitò e morì in quei pressi. Abbiamo quindi colto l'invito di un frate che conoscela chiesa valdese, le Valli e la nostra Facoltà di Teologia recandoci nel pomeriggio a prendere il tè a Aylesford Priory, il convento carmelitano più grande ed antico d'Inghilterra, esteso su una vasta proprietà molto bella. Aylesford Priory è attualmente un centro ecumenico per meetings e congressi internazionali.
Lasciando Sevenoaks per Croydon non poteva mancare una gita sulla Manica con picnic nel punto più alto delle impervie, suggestive bianche scogliere di Beachy Head e una puntatina ad Eastbourne, tipica cittadina balneare vittoriana dove, dato il tempo bellissimo, abbiamo preso il sole e qualcuno ha persino fatto il bagno!
A Croydon abbiamo condiviso con la comunità un culto bilingue a cui hanno assistito per la prima parte i bambini della scuola domenicale e i ragazzi del catechismo.
Il pastore John Bremner, che conosce bene la nostra lingua per aver lavorato a lungo in Italia, ha saputo coinvolgere in un vivace dialogo i giovanissimi che hanno discusso sul tema della predicazione con uno slancio che denotava la loro consuetudine a partecipare al culto in prima persona. Un'obbligata, interessante ed anche emozionante (per chi vedeva la città per la prima volta) visita a Londra con giro completo su un open bus e quindi, una bella passeggiata per il Covent Garden, China Town, Soho e ancora il centro, S. James Park, Westminster Abbey, l'immancabile Buckingham Palace e una passeggiata sull'Embankment per ammirare il Tower Bridge, la Torre e Lambeth Palace, residenza dell'Arcivescovo di Canterbury.
Gli ultimi due giorni hanno portato il nostro gruppo ormai ben affiatato a Barnes Closed, una proprietà della chiesa immersa in un bel parco vicino alla città di Birmingham. Sono stati due giorni di ritiro durante i quali siamo stati raggiunti da Ruth e Bill Cohwig i carissimi coniugi di Sale che nonostante la loro tarda età, sono gli attuali coordinatori della Waldensian Fellowship; due giorni spesi per confrontarci, per scambiarci impressioni ed esperienze sul viaggio, sulla vita e le attività delle comunità visitate, ed anche per progettare il futuro di questa bella iniziativa italo-inglese nata nelle nostre chiese. Tra momenti di canto e di piacevole conversazione sono stati affrontati argomenti di punta nelle nostre chiese, la presenza dei giovani e dei bambini, l'evangelizzazione, l'accoglienza, formalismo o libertà durante il culto, realtà economiche diverse riflesse, di conseguenza, nelle comunità (chiese cristiane povere o ricche ?!..E' possibile che nelle nostre comunità esistano situazioni di autentica povertà? ) e ancora, la nostra apertura all'esterno, il grande servizio della diaconia in un paese a maggioranza protestante come Inghilterra, ed in Italia dove siamo pur sempre una minoranza e dove rischiamo di apparire spesso solo come una 'opera assistenziale' (ospedali, asili, centri sociali vari). E per concludere, il forte richiamo a non limitarci all'immagine, ma a riferirci del continuo alla Parola di Dio, unico, irrinunciabile termine di confronto per ogni nostra parola od opera.
Durante il viaggio di ritorno verso l'aeroporto, siamo stati ricevuti da alcuni membri dell'ultima chiesa URC in Stansted che ci hanno offerto il pranzo prima di accompagnarci a visitare la chiesa anglicana e la sede della comunità quacchera locali, e come sorpresa finale, un grande mulino a vento assai caratteristico e perfettamente conservato.
Pareva che fossimo destinati a lasciare l'Inghilterra con un cielo grigio e la pioggia, ma all'ultimo momento, come un particolare saluto a suggello di un tempo bellissimo di vacanza, ma anche e soprattutto di comunione fraterna, uno splendido arcobaleno si è levato davanti alle vetrate dell'aeroporto lasciandoci un'impressione indelebile di gioia e di buon augurio.
Gabriella Molfino